Il 2025 segna un cambiamento epocale per il mondo delle Partite IVA digitali: dopo anni di attesa e un panorama normativo decisamente incerto, dal 1° aprile 2025 entra in vigore il nuovo Codice At.Eco. dedicato a chi lavora nel settore dell’Influencer Marketing o come Content Creator.
È una vera e propria rivoluzione fiscale ricompresa nella revisione completa di tutti i Codici At.Eco.: un aggiornamento atteso da 18 anni, considerando che la precedente classificazione risaliva al 2007!
Chi produce contenuti digitali, come youtuber, instagrammer, tiktoker, streamer, podcaster, blogger o vlogger trova oggi finalmente riconosciuto il proprio ruolo lavorativo ed economico attraverso un codice identificativo specifico. Un passaggio fondamentale per definire con chiarezza l’inquadramento fiscale di queste nuove professioni, che fino a ieri era oltremodo frammentario e spesso impreciso.
Infatti, non avendo un Codice At.Eco. dedicato a cui far riferimento al momento dell’apertura della Partita Iva, ci siamo sempre dovuti inventare un’associazione tra l’attività realmente svolta dalla persona, e Codici At.Eco. nati per altre attività (cosiddetta assegnazione per analogia).
In questo articolo analizziamo il profilo fiscale di Influencer e Content Creator, in modo chiaro e pratico offrendo indicazioni utili per chi ha già una Partita IVA o sta valutando di aprirla nel 2025.
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La svolta fiscale per creator e influencer: nuovo Codice At.Eco.
Ho 30 anni di esperienza come Commercialista, ho seguito passo passo l’evoluzione delle attività digitali e online, e ritengo che questa sia una delle novità più significative degli ultimi anni, seconda solo all’introduzione del Regime Forfettario.
Non stiamo parlando di una semplice etichetta burocratica, ma di un vero riconoscimento formale e sostanziale di un’intera economia che si muove online: un ecosistema in crescita esponenziale, con nuove figure professionali e imprenditoriali che oggi finalmente hanno un Codice At.Eco. che parla la loro lingua.
Che cos’è il codice At.Eco.?
At.Eco. è l’acronimo di Attività Economica: si tratta della classificazione delle attività adottata dall’Agenzia delle Entrate a fini fiscali, contributivi e statistici.
Ogni attività ha un codice numerico specifico di sei cifre.
Il nuovo Codice At.Eco. 73.11.03 identifica in modo univoco i creatori di contenuti digitali e gli influencer, ed è stato creato nel 2025 per distinguere queste attività digitali.
Se preferisci ascoltare, qui trovi la diretta YouTube in cui approfondisco tutto questo tema con altri esperti del settore.
Cos’è il nuovo Codice At.Eco. per Influencer Marketing e Content Creator
Dal 1° aprile 2025 è ufficialmente in vigore un nuovo Codice At.Eco. pensato e voluto espressamente per chi lavora nel mondo digitale come influencer, content creator, youtuber, streamer, blogger, podcaster, ecc ecc.
Si tratta di una grande novità, nata nell’ambito della revisione generale delle classificazioni At.Eco. da parte dell’ISTAT, per aggiornare il sistema alle nuove attività nate con l’economia digitale.
Il codice introdotto è il 73.11.03. – Attività di creazione di contenuti digitali.
Per la prima volta Content Creator e Influencer Marketing vengono riconosciuti ufficialmente come categoria lavorativa ed economica.
Fino a marzo 2025, infatti, chi lavorava come Creator o Influencer non aveva un Codice At.Eco. di riferimento, ma si doveva adattare scegliendone uno generico ( 73.11.02. – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari – oppure 74.90.99 – Altre attività professionali nca – ), con incertezze sia fiscali che previdenziali.
Il nuovo Codice At.Eco. nasce proprio per rispondere a questa esigenza di chiarezza, e fa riferimento alle attività di:
- creazione, produzione e pubblicazione di contenuti digitali originali;
- loro diffusione tramite social, piattaforme video, blog, podcast e live streaming;
- eventuale produzione di contenuti anche per conto di terzi;
- utilizzo della propria immagine e visibilità per la creazione di contenuti.
Qual è il codice da usare e come trovarlo
Il codice da utilizzare per l’apertura o l’aggiornamento della Partita IVA è il nuovo Codice At.Eco. specifico per Content Creator e Influencer Marketing, introdotto a partire dal 1° aprile 2025.
73.11.03. – Attività di creazione di contenuti digitali (Qui il link)
Questa classificazione si applica a tutte le attività di produzione e diffusione di contenuti digitali tramite piattaforme online, inclusi:
- influencer su Instagram, TikTok, ecc.;
- youtuber;
- streamer (es. Twitch);
- blogger, vlogger e podcaster;
- content creator indipendenti o che collaborano con brand.
Puoi trovare il nuovo Codice:
- sul sito ISTAT sezione Codici At.Eco. aggiornati 2025;
- sul sito Ateco Infocamere (che è quello ufficiale e aggiornato);
- sul sito Codice Ateco 2025 dove puoi verificare le corrispondenze;
- sul portale dell’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata all’apertura di Partita IVA;
- tramite il tuo Commercialista, che potrà inserirlo direttamente nei moduli di apertura/variazione attività.
Quando scegli il Codice At.Eco., è importante che rispecchi in modo realistico la tua attività prevalente.
Se svolgi più attività, potrai comunque indicare codici secondari.
Differenze rispetto ai codici precedenti
Prima dell’introduzione del 73.11.03, i creator digitali erano costretti a utilizzare codici generici come:
- 74.90.99 – Altre attività professionali nca (non classificate altrove)
- 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari
Questi codici però non descrivevano in modo preciso l’attività del content creator o dell’influencer, e creavano incertezze sia a livello fiscale che contributivo.
Con il nuovo Codice, l’attività viene finalmente riconosciuta in modo specifico e permette un inquadramento più coerente con la realtà lavorativa attuale.
L’inquadramento fiscale: impresa o professione?
Uno dei dubbi principali per chi crea contenuti online è: “Devo aprire Partita IVA come libero professionista o come impresa individuale?”
La risposta dipende da come svolgi l’attività, dal tuo grado di autonomia creativa e organizzativa, e da come monetizzi grazie a quello che produci.
Vediamo le due opzioni con esempi pratici e le differenze principali.
Attività professionale: quando sei un creator Freelance o un Influencer
L’attività è considerata professionale quando:
- produci contenuti originali in modo autonomo, anche su commissione;
- hai autonomia intellettuale e creativa (decidi tu come e cosa pubblicare);
- collabori con brand o agenzie in modo “non organizzato in forma aziendale”, cioè mantieni la tua autonomia professionale.
Esempi:
- una youtuber che pubblica video autoprodotti, e ogni tanto effettua collaborazioni con brand;
- un influencer che realizza campagne su Instagram o Facebook, scegliendo liberamente come strutturare il contenuto;
- una blogger che scrive articoli sponsorizzati ma in totale autonomia redazionale.
In questo caso puoi aprire Partita IVA come libero professionista, con il nuovo codice Ateco 73.11.03.
Puoi utilizzare il Regime Forfettario se ne hai i requisiti.
Attività d’impresa: quando la creazione è strutturata come business
L’attività è considerata d’impresa quando:
- c’è organizzazione di mezzi e risorse (es. team, attrezzature, editing professionale, studio…);
- coinvolge collaboratori e/o dipendenti;
- l’obiettivo principale è vendere prodotti/servizi propri o di terzi (e non solo produrre contenuti);
- si monetizza attraverso la pubblicità che scaturisce dai propri canali, oppure da link di affiliazione;
- si creano contenuti ad hoc sponsorizzati da terzi.
Esempi:
- uno streamer con un team tecnico che gestisce regia, grafica e partnership;
- una creator che ha una web agency o un e-commerce legato alla sua attività;
- un/a youtuber che pubblica video quotidianamente e lavora in modo imprenditoriale con più sponsor fissi;
- un/a podcaster che crea contenuti sponsorizzati da un brand o un’azienda.
In questo caso è necessario aprire una Partita IVA come impresa.
Dovrai presentare la SCIA in Comune, depositarla in Camera di Commercio per iscriverti al Registro delle Imprese e contestualmente alla Gestione Commercianti INPS.
Potrai comunque valutare il Regime Forfettario, se ne hai i requisiti.
Ricapitolando: se sei una persona fisica che lavora da sola, senza struttura imprenditoriale, puoi rientrare tra i liberi professionisti.
Se invece hai un business organizzato, con investimenti, team o vendita di servizi/prodotti online, l’attività è d’impresa.
Questa distinzione determina anche l’inquadramento previdenziale, a cui ho dedicato un articolo specifico a tema: “Codice At.Eco Influencer e Content Creator: profilo previdenziale 2025“.
Regime forfettario o ordinario: quale conviene e quando?
Una volta chiarito se la tua attività è professionale o d’impresa, arriva il momento di scegliere il regime fiscale più adatto.
La maggior parte dei creator all’inizio può accedere al regime forfettario, ma in alcuni casi è meglio valutare il regime ordinario.
Vediamo insieme i requisiti, i vantaggi e le differenze.
Requisiti per accedere al regime forfettario
Il Regime Forfettario è un regime agevolato pensato per freelance e piccole imprese.
Puoi accedervi se:
- hai ricavi/compensi fino a 85.000 € annui;
- hai un Reddito da Lavoro Dipendente/Pensione non superiore a 35.000 lordi (RAL);
- non partecipi a Società di persone, Imprese familiari, associazioni professionali o SRL;
- non hai spese per lavoro dipendente superiori a 20.000 € annui;
- non svolgi attività prevalente per ex datori di lavoro (limite temporaneo).
Quando conviene il forfettario?
Il regime ordinario può essere più vantaggioso se:
- hai ricavi superiori a 85.000 € (oltre 100.000 € passi direttamente all’Ordinario nello stesso anno!!);
- sostieni spese elevate (es. attrezzatura, collaboratori, pubblicità…);
- hai clienti esteri o business complessi (es. e-commerce, corsi online, agenzia);
- vuoi dedurre i costi analiticamente e scaricare l’IVA.
Il Regime Ordinario è ideale per: creator con struttura d’impresa, attività evolute o team.
Serve una valutazione personalizzata?
Ogni caso è unico, e la convenienza dipende da come monetizzi, da quanto guadagni e da come organizzi il tuo lavoro.
Se hai dubbi su quale regime fiscale scegliere, è il momento giusto per valutare la tua situazione con un professionista.
Posso aiutarti con un’analisi personalizzata della tua attività:
dal codice corretto da usare fino alla scelta del regime fiscale più vantaggioso.
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Domande frequenti sul Codice At.Eco. per Influencer e Content Creator
Posso usare ancora il vecchio Codice At.Eco.?
No, dal 1° aprile 2025 è necessario utilizzare il nuovo Codice At.Eco. specifico.
I vecchi Codici (come il generico 73.11.02 per attività pubblicitarie o altri adattati) vanno in soffitta e non saranno più validi per nuove aperture.
Se hai una Partita IVA già attiva con un vecchio Codice, vedi la domanda successiva.
Cosa cambia se ho già una Partita IVA attiva?
Se hai già una Partita IVA come content creator (con un Codice vecchio), non devi chiuderla, ma devi aggiornarne il Codice:
- rivolgiti al tuo Commercialista;
- è possibile fare la variazione direttamente sul portale dell’Agenzia delle Entrate;
- le Camere di Commercio o l’INPS potrebbero richiedere comunicazioni aggiuntive.
L’aggiornamento è obbligatorio con la prossima Dichiarazione dei Redditi.
E se faccio anche consulenze?
Se oltre a creare contenuti offri anche servizi di consulenza, valutazione strategica, formazione o coaching:
- potresti dover aggiungere un secondo Codice At.Eco. alla tua attività;
- oppure optare per un Codice prevalente che descriva l’attività principale e uno secondario per le attività complementari.
In questo caso, è importante fare una valutazione attenta: ogni Codice può comportare obblighi contributivi diversi (ad esempio gestione separata INPS o iscrizione Artigiani/Commercianti).
Una consulenza fiscale ti aiuterà a evitare errori e sovrapposizioni che potrebbero costare caro.
Conclusioni e consigli della commercialista
Il nuovo Codice At.Eco. per Content Creator e Influencer Marketing rappresenta una svolta fondamentale per chi lavora nel digitale. Finalmente questa attività viene riconosciuta ufficialmente, con un inquadramento fiscale più chiaro e dedicato.
Tuttavia, ogni situazione è unica: la differenza tra attività d’impresa o professionale, la scelta del regime fiscale più vantaggioso e l’aggiornamento della partita IVA richiedono attenzione e competenza specifica.
Il mio consiglio da commercialista con 30 anni di esperienza è semplice ma importante: non improvvisate! Affrontare queste novità senza una consulenza adeguata può portare a errori costosi e inutili stress.
Se vuoi capire qual è la soluzione fiscale e previdenziale migliore per il tuo profilo di Content Creator o Influencer, ti invito a valutare il tuo caso in modo personalizzato: solo così potrai lavorare con serenità, risparmiando tempo e denaro.
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